TECNOLOGIA &BUSINESS

 
 
 

Novità Windows 7: rilascio, requisiti e programmi Windows 7

 
HOME DEL DOSSIER

Windows 7, l'industria e il business

I nuovi pc nati per Seven

Windows 7 in pratica

Cos'è e come funziona

Come è fatto


Tre pc Windows su quattro
in Italia pensano con Seven

di Gianni Rusconi

Pagina: 1 2 di 2 pagina successiva
commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci

A sei mesi dal lancio di Windows 7, in casa Microsoft è tempo di fare un primo bilancio. Per confermare al mercato che l'erede di Vista, il sistema operativo più criticato della storia della società di Redmond, sta riscuotendo il successo sperato e preventivato. Gli ultimi numeri resi noti da Steve Ballmer parlano del resto da soli: 90 milioni di copie vendute ad oggi nel mondo. In Italia, stando ai dati raccolti da Gfk e relativi alle vendite consolidate dagli operatori del retail a tutto febbraio 2010, la torta dei personal computer con Windows "inside" finita nelle case degli italiani è così ripartita: Seven copre il 74,8% (a ottobre, nel mese di lancio aveva catturato circa il 10% delle vendite), Vista l'11,1% e Xp il restante 14,2%. Tre computer su quattro venduti a inizio anno avevano quindi a bordo il nuovo sistema operativo. Sui portatili, invece, l'attuale impatto di Windows 7 è leggermente inferiore (siamo al 60,3%) ma stando a Gfk è solo una questione di tempo. Microsoft, da parte propria, ha tutta l'intenzione di accelerare questa tendenza e in tal senso si spiega la promozione (valida fino al 13 maggio) attraverso la quale chi possiede un pc con regolare licenza Xp o Vista può passare a Windows 7 Home Premium con 99 euro (rispetto ai 129 euro di listino). Con 59 euro, invece, si potrà aggiornare alla versione Premium la Starter Edition - la meno performante della nuova famiglia - installata sui netbook, netbook che oggi pesano per il 29% nell'economia del mercato italiano dei computer contro il 58% circa dei notebook e il 12% dei desktop.

Otto milioni di pc consumer possono migrare subito a Seven
Negli ultimi 12 mesi (da gennaio 2009 a febbraio 2010), il bilancio complessivo del venduto dei pc Windows sul mercato retail è stato comunque soddisfacente: i dati di Gfk dicono che è stata superati abbondantemente quota tre milioni di pezzi con un tasso di crescita del 24% rispetto al 2008, anche grazie all'incremento del numero di punti vendita (leggi rivenditori di telefonini) in grado di offrire al grande pubblico i pc. Ciò che fa storcere il naso (ai produttori di computer, non a Microsoft) sono altri due parametri: il prezzo medio di vendita, che è calato del 19,6% (scendendo a 486 euro) in dodici mesi e le vendite a valore, in calo dello 0,1% per complessivi circa 1,5 miliardi di euro. I responsabili di Microsoft in Italia – nella fattispecie Lorenza Poletto, Direttore Gruppo Windows Client Consumer - tendono infatti a enfatizzare come per un "mercato consumer che cresce del 21% anno su anno le varie versioni di Windows hanno venduto il 24% in più". Windows 7, ha confermato la manager, avrebbe arrestato la decrescita dei desktop, soprattutto nell'ottica dei pc all in one con funzionalità touch, e sta progressivamente prendendo il posto del tanto amato Xp, anche sui pc bonsai. Ciò che fa ben sperare Microsoft, inoltre, è il fatto che la base installata di pc consumer nelle case italiane prevista per la fine del 2010 è nell'ordine dei 16,5 milioni di unità (la penetrazione globale di computer nelle famiglie, stando agli ultimi dati Istat, è salita al 54,3%) e di questi circa la metà sono immediatamente aggiornabili a Seven.

La Service Pack 1? "Non serve, il sistema non ha bachi"
In campo aziendale, invece, la situazione è un po' diversa e l'ammissione è arrivata da Davide Salmistraro, Direttore Gruppo Windows Client Commercial della filiale italiana. Il mercato business dice infatti che (dati Idc) la crisi economica ha influito significativamente sugli acquisti di pc da parte delle aziende del Belpaese: la flessione in volumi nel 2009 è stata infatti del 22%, per complessive 2,4 milioni di macchine vendute (su un totale di circa 7,7 milioni). "L'adozione di Windows 7 comunque prosegue ed entro il 2011 – ha sottolineato Salmistraro - la migrazione riguarderà praticamente tutto il comparto aziendale. Vista è infatti alla fine del suo ciclo di vita mentre Xp è ormai un prodotto datato perché in 12 anni, da quando cioè è stato sviluppato, la tecnologia ha fatto passi da gigante". Le potenzialità di crescita di Seven nel medio termine sono quindi notevoli e per quanto riguarda l'Italia i numeri sono i seguenti: "in ambito medie imprese – ha detto in proposito Salmistraro - abbiamo una base installata di quattro milioni di pc che potrebbero migrare a Windows 7 senza necessità di nuovo hardware, mentre altri quattro milioni di computer necessiteranno di aggiornamenti". La promessa alle aziende è quella di vantaggi che si chiamano maggiore produttività, funzionalità (vedi la virtualizzazione), sicurezza e ritorni economici. Stando a studi effettuati Oltreoceano, implementare Windows 7 in azienda genera significativi impatti sui costi di gestione, e per essere più precisi si parla di oltre 100 dollari di riduzione per singolo pc in un anno. Migrare al nuovo sistema operativo, in definitiva, è secondo Microsoft un'operazione da farsi prima possibile (anche se alcune indagini dicono che molte aziende aspetteranno il 2011) anche per una questione di natura tecnica: il supporto tecnico a Windows Xp Service Pack 2 termina infatti il 13 luglio 2010, così come quello per Vista in versione Rtm (release to manufacturer). Seven è quindi già il presente e stando a Microsoft i riscontri delle aziende italiane – i primi clienti impegnati nella migrazione sono circa una decina, fra cui Expeert, Edipower, Tods, Fiat Group, Brembo e Ministero della Difesa – verso il nuovo sistema sono molto positivi. "Nessuna criticità di rilievo evidenziata": questo lo scontato commento dei diretti interessati. Quando al famigerato Service Pack 1 di Windows 7 la risposta è lapidaria: "non lo sappiamo e non c'è nessuna versione beta in sviluppo. E questo perché al momento non ce n'è la necessita perché di bachi importanti al sistema non ce ne sono".
  CONTINUA ...»

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina: 1 2 di 2 pagina successiva
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-